Mar 24, 2025

Studio Fotografico Ritratto – L’Importanza della Vibe

servizio fotografico milano

Quando stavo ancora studiando fotografia, rimasi estremamente colpita quando il mio docente di moda e ritratto ci disse che non aveva un suo studio fotografico a Milano.

Io avevo già iniziato a bazzicare gli studi dei miei maestri e il mio sogno più grande era averne uno mio, con tutti i flash, le luci, gli sfondi, l’attrezzatura, i props, in cui poter creare e sperimentare tutto ciò che desideravo.

Avevo mille idee e poca esperienza, quindi la cosa che anelavo di più era poter sperimentare per imparare tutte le tecniche, le combinazioni, gli effetti.

Tutto ciò accadeva molti anni fa, quando, anche a Milano, le opportunità diverse dall’avere un proprio studio fotografico erano molto più scarse. Ma ovviamente il mio docente, che era un fotografo rinomato, aveva accesso ai migliori studi e alle produzioni più interessanti, quindi lui disse semplicemente che, una volta che sai quello che stai facendo, avere un tuo studio non ti serve più.

Io continuavo a non credergli e a sognare il mio spazio, fino a che, fatti due conti, ho deciso che era giunto il momento di aprire il mio studio fotografico.

Ero un po’ meno sicura di me, ma già sapevo che non avrebbe avuto senso accettare compromessi: ho visto scantinati, seminterrati, ex laboratori fatiscenti… fino a che non ho trovato un bellissimo spazio in un ex officina meccanica, grande, bianco, luminoso, pieno di finestre e luce naturale, i soffitti alti 4 metri e mezzo (che sono fondamentali per poter fare fotografie e ritratti a figura intera con luce artificiale) e ho capito che non avrei potuto accettare niente di meno.

studio fotografico
Il mio vecchio studio fotografico

Sono stata lì per quattro anni e, indovinate: dopo il primo periodo, in cui ho veramente potuto fare, sperimentare e imparare tutto sul gestire le luci artificiali, sia per ritratto, che per moda, che per still life, su come costruire i set, e creare progetti entusiasmanti, la realtà dell’avere un’attività in proprio ha colpito duramente (così come la crisi dei subprime e gli strascichi che ha avuto successivamente da noi: vi ricordate quel periodo in cui tutte le aziende chiudevano e tutto stava cambiando?), per cui per la maggior parte del tempo ero in studio, dalla mattina alle 8 fino alla sera alle 10, a cercare di trovare modi per pagare non solo l’affitto, ma le bollette sempre più esorbitanti e tutti i balzelli relativi.

Per uno spazio che alla fine usavo sempre meno, perché per quanto fosse bellissimo, le preoccupazioni per mantenerlo drenavano l’energia che avrei voluto mettere nella creatività, quindi le cose più belle e interessanti finivo sempre per farle in altre location, che mi stimolavano di più.

E qui ho capito che quello che diceva il mio docente era vero: se sai quello che stai facendo, lo puoi fare dove vuoi.

Nel frattempo gli anni passavano, io mi stavo concentrando sempre di più sulla fotografia di eventi, e vedevo e lavoravo in location magnifiche, imparavo a vedere la luce peculiare di un luogo, a capire se avrebbe funzionato per un ritratto, per scattare degli oggetti, giravo moltissimo e vedevo che differenza può fare lo spirito, la vibe, di un luogo, sulle fotografie che saranno prodotte, in quel luogo.

Quando sono tornata quindi a studiare la fotografia di ritratto, questo bagaglio di consapevolezza e di bellezza era ormai estremamente radicato e sapevo che non avrei potuto più accettare niente di meno, per me e per i miei clienti.

Come scegliere il miglior studio fotografico per ritratti a Milano?

Fortunatamente, non dovrete preoccuparvene: ci ho pensato io per voi. ; )

Quando ho dovuto scegliere come configurare i miei servizi di ritratto, volendo tenere come base Milano, sapevo che volevo che tutte le energie si concentrassero sulla bellezza, sulla creatività, sulla versatilità, per poter creare progetti cuciti su misura per i miei clienti.

Io amo molto scattare in location e sono sempre entusiasta quando i clienti arrivano con idee e propositi da sviluppare in quella direzione.

Scattare in location però può aggiungere delle difficoltà, soprattutto a chi non si senta completamente a proprio agio di fronte alla fotocamera, e, nel caso in cui la location sia all’aperto, aggiunge la variabile dell’incertezza meteo.

Per questo nella maggior parte dei casi poter svolgere il servizio fotografico in studio è una sicurezza in più, per i clienti.

Ma quali caratteristiche cercare, in uno studio fotografico di ritratti?

Posto che abbiamo detto che, una volta che un fotografo abbia acquisito abbastanza competenza ed esperienza, può svincolarsi dal lavorare sempre nello stesso luogo e ampliare la sua offerta in termini di versatilità e creatività, io ho selezionato negli anni i migliori studi fotografici di Milano, in cui mi sento a casa, e che posso scegliere di volta in volta in base alle caratteristiche del progetto che stiamo ideando.

Ciò che non deve mai mancare, secondo me, in uno studio fotografico che sia specializzato in ritrattistica, sono comfort, privacy, luminosità, spazio e versatilità.

Avere la possibilità di realizzare ritratti fotografici in studio introducendo il cliente all’esperienza in un ambiente arredato e famigliare, anziché invitarlo subito al centro di un set su un limbo bianco o uno sfondo grigio circondato da luci e attrezzatura che non ha mai visto prima, per la mia esperienza fa un’enorme differenza in termini di tranquillità e rilassamento e, di conseguenza, in termini di credibilità delle espressioni e connessione umana che poi traspare nelle immagini.

Diverso è se si tratta invece di uno studio fotografico dedicato alla fotografia commerciale o alla moda: in quel caso la stragrande maggioranza dei fruitori sono addetti ai lavori, quindi uno spazio magari meno glamour, senza luce naturale, adempie comunque più che egregiamente alle necessità.

I vantaggi di un servizio fotografico ritratto in studio

Che differenza c’è quindi quando fotografo ritratti in studio, rispetto a quando si va in location?

In realtà, come abbiamo visto, non dovrebbe esserci differenza: tutto dipende molto dal progetto e dalle preferenze del cliente.

Un ritratto in studio, se lo studio ha la vibe giusta, può essere l’occasione per vivere un’esperienza un po’ magica, per prendersi del tempo solo per sé, durante il quale tutto è dedicato a voi, per astrarsi per qualche ora dalla routine e dalla quotidianità, e immergersi in un mondo di bellezza, cura e attenzione.

Di cui non avrete solo piacevole memoria, ma ricordi tangibili sotto forma di immagini di voi, che siano ritratti privati da custodire preziosamente e inserire nella vostra storia, personale e famigliare, o ritratti professionali, che possono aiutarvi a comunicare ancora meglio chi siete e cosa fate.

Se siete dunque alla ricerca di uno studio fotografico a Milano per i vostri servizi fotografici in studio e desiderate saperne di più, curiosate pure tra i servizi di ritratto e, se quello che vedete risuona con le vostre corde, non esitate a contattarmi per qualsiasi ulteriore informazione e per prenotare la vostra sessione in uno dei migliori studi fotografici di Milano. ; )

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Anche la scelta dello studio e della location hanno molta importanza, nella fotografia di ritratto: ogni shooting è un progetto; ogni progetto ha la sua energia; ogni energia ha la sua luce. Il comun denominatore sono sempre bellezza e creatività. ✨
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Avevo già pubblicato questa foto tempo fa, ma in formato quadrato (prima che instagram decidesse che voleva essere un rettangolo) e con testo in inglese.Lo ripropongo perchè vedere la foto tagliata nel feed mi fastidia enormemente 🥲, ma soprattutto perchè volevo riportare anche in italiano, il pensiero che avevo avuto nel pubblicarla.Nel creare i flatlay per queste foto della nuova versione della mia gift card, mi sono tuffata nel mio passato di adolescente romantica, recuperando alcuni tra gli oggetti a me più cari, e non riuscivo a smettere di pensare con meraviglia al fatto che le fotografie che sarebbero state create in conseguenza a questo regalo, avrebbero potuto essere custodite con altrettanto affetto e considerazione.In generale, non so se sia possibile fare il fotografo, specialmente di ritratto, senza lasciar entrare una forte componente emotiva nel lavoro.
Ciò diventa ancora più forte, quando il servizio fotografico viene regalato.Ciò che mi commuove di più sono i pensieri che accompagnano il desiderio di voler regalare un ritratto. La celebrazione di una persona cara, nella sua interezza sia fisica che spirituale, il suo divenire, il riconoscimento dell’importanza del suo spazio nel mondo, affinché non sia mai dimenticato, l’omaggio alla sua individualità.Il pensiero di voler ricordare qualcuno, oltre il tempo e lo spazio.D’altra parte, cosa c’è di più prezioso di un’esperienza che possa ricordare la nostra unicità, per l'eternità? 🥲🥰

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