Nel 2014 nasceva Pepe Azzurro, un progetto in cui avevo creduto e investito molto. Un luogo in cui sentivo di poter essere completamente me stessa, completa, coerente, unita.
Avevo scritto, a chiusura dell’esperienza, un messaggio che, sotto un’attitudine forzatamente zen e propositiva, in realtà celava un’amarezza e un’incavolatura piuttosto potenti.
Pensavo che lo avrei riscritto anche qui, quando avessi finalmente deciso di eliminare il sito di Pepe Azzurro e lasciar andare il dominio pepeazzurro.it, a disposizione per qualcun altro con chissà quale meraviglioso progetto (il nome mi piace ancora tantissimo, quindi penso che, chiunque prenderà in futuro il dominio, farà sicuramente qualcosa di super bello).
In realtà, ho scoperto che non mi importa più.
Ho sempre avuto piuttosto paura del fallimento, di prendere la strada sbagliata. Ero convinta che non fallire fosse imperativo.
Ora ho capito che la cosa più importante è il viaggio.
Il cambiamento fa parte della vita stessa. L’esperienza, imparare. E nel frattempo vivere, essere felice, migliorare con serenità.
Lasciar andare – cose, persone, situazioni, progetti – con gratitudine e serenità, e con la consapevolezza che ciò che abbiamo vissuto e imparato rimarrà parte della persona che siamo e che diventeremo.
Quindi, per tornare a Pepe Azzurro, punto qui una traccia della sua esistenza (più che altro perché graficamente avevamo fatto un lavorone che ancora reputo molto bello), e proseguo, verso prossime evoluzioni, alcune delle quali Pepe Azzurro stesso ha contribuito a creare.
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